Quando la contabile del bonifico non basta

Buonasera,
sono un ragazzo di 32 anni e vi scrivo da Riccione (RN).
Cerco di raccontarvi ciò che mi è accaduto inserendo un annuncio on-line.
Il giorno 02.09.2016 decido di mettere in vendita il mio PC Mac G5 20 e inserisco due annunci identici sulle due piattaforme per le inserzioni on-line: www.subito.it e www.kijiji.it.
Il giorno successivo mi contatta tramite mail una certa “Dina F.” che inizia a chiedere info sul PC ed a contrattare per il prezzo. Dalla cifra iniziale di vendita di 500€, viene contrattata una somma di €450 + spese di spedizione che gli avrei fatto sapere una volta pesato e misurato il pacco da spedire.
Dopo aver contrattato il prezzo finale di vendita la conversazione passa da e-mail a WhatsApp, poiché l’acquirente chiede la possibilità di colloquiare con me chiedendomi il numero di cellulare.
Successivamente il giorno 06.09.2016 mi reco presso una filiale di Mail Boxes Etc di Rimini e dopo aver fatto pesare e misurare il pacco comunico all’acquirente il prezzo della spedizione pari a €55 e decido di proporle una ultima cifra di vendita pari a € 500 ( sconto di € 5 sul prezzo finale). L’acquirente accetta la mia proposta di vendita e una volta inviatogli la ricevuta di spedizione mi fa avere la contabile di pagamento di €500.00 con data di accredito 09.09.2016 (come da allegato).
Queste le referenze per la spedizione del pacco:
Enzo B.
90127 Palermo – cell. 3511395***
Pertanto Il collo parte da Rimini la mattina del 06.08.2016 e arriva in data 08.09.2016 a Palermo (come si può notare dalla ricevuta di pagamento in allegato) avente questa lettera di vettura/ numero di tracciabilita’ –> ES181184393.
Della contabile di pagamento invece, che aveva data di accredito 09.09.2016 non vi è nessuna traccia. A tal punto contatto la mia banca (BPER) per chiedere info in merito e mi confermano il mancato addebito della cifra sul mio conto corrente.
Visto il week-end di mezzo, in data 12.09.2016 effettuo un ulteriore controllo sul mio Home Banking ma senza esito; al che, contatto tramite WhatsApp l’acquirente e chiedo, previa consiglio dell’impiegato della mia banca, di farmi inviare sia il suo estratto conto per avere la certezza che il pagamento fosse stato fatto e successivamente chiedo anche la filiale dove risiedeva il conto corrente da cui era partito il bonifico. L’acquirente come si può notare dalla conversazione in allegato, prende tempo e non mi invia quanto richiesto.
Pertanto non ricevendo alcuna risposta chiedo alla mia banca di contattare la filiale MPS di Palermo chiedendo conferma del conto intestato a Enzo B. o Dina F. e soprattutto l’autenticità della contabile. L’esito è stato negativo: nessun conto intestato ai due signori sopra citati e la copia della contabile risulta fasulla.
Ovviamente dopo tale notizia chiedo spiegazioni al signore intimandolo di andare per vie legali/polizia postale/cararabinieri.
La sua risposta è stata la conferma della truffa ricevuta:
” Si x che sono scemo che ti do i miei dati di spedizioni esatti cretino oro ciaoooo”
Il giorno 14.09.2016 mi sono recato alla Questura di Rimini ad esporre denuncia sul fatto accaduto.
Sinceramente mi sto ancora chiedendo se questo signore è solito fare queste truffe o è alle prime armi visto che a mio avviso si è esposto molto.
Nella speranza di essere rimborsato della somma del PC o al massimo di ricevere la merce da me spedita vi allego quanto segue:
>Denuncia esposta alla Questura di Rimini da parte del sottoscritto.
Ovviamente dopo l’accaduto ho provato a inserire il numero di telefono del truffatore su Google e compaiono annunci di articoli già venduti e quindi eliminati dal sistema. Non si sa mai che a breve metta in vendita il mio Mac.
Purtroppo non ho i mezzi per risalire all’intestazione del numero di telefono, ma sta di fatto che sono senza Computer e con in mano una contabile falsa.
Grazie solo per avermi ascoltato e buon lavoro.

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